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XII L’Appeso


10979244_789258831149499_462176781_nAppare a testa in giù, legato ad un ramo per una gamba, con le

mani dietro la schiena in segno di apparente incapacità di fare.
La simbologia di questa carta è vasta, in tempi antichi voleva
rappresentare il traditore o il debitore, che sottoposto a pubblica
gogna doveva mostrare la vergogna del suo operato.
In realtà questo arcano rivela il distaccamento dalle cose materiali,
colui che, compiuto un cammino interiore si eleva a nuovi princìpi spirituali.

 

 

Carta dai tempi lenti, due o tre mesi.

 

 

Eccezione Positiva: Indica al consultante che la soluzione sta nel cambiare punto di vista, rendersi adattabili per ampliare la propria visuale.
A livello affettivo può indicare un amore romantico e inizialmente non corrisposto, un attaccamento puramente platonico destinato però all’unione duratura come a voler ricompensare il consultante della paziente attesa. Professionalmente cerchiamo di procedere a piccoli passi mettendo in gioco anche la nostra coscienziosità. Persona altruista e portata al sacrificio, disinteressato materialmente.

 

 

Eccezione Negativa: Rimorsi, eccessive preoccupazioni, perdita di occasioni. Delusioni, affaticamento ed amarezza, inevitabile perdita, menzogne ed inganni, vittimismo. Un amore non corrisposto, separazione causati da egli stesso incapace di creare legami profondi.                Da non escludersi un tradimento. Professionalmente vivremo ostilità, stress, bisogno di cambiare. Nemici più o meno occulti, emarginazione, tossicodipendente, mistificatore.

 

 

La sua pietra è il Turchese.

Questa voce è stata pubblicata il 10 febbraio 2015, in XII L'Appeso.